28 febbraio 2008

Parvenza


Il mio Loden liso riluce narciso

nel pomeriggio preparato dal sole

dove i raggi vanno sghembi

obliqui ubiqui a trafiggere l’eco del mondo.

Allora la penna d’oro m’acceca

di bellezza, scagliette di ritratti in foglia

scritti sulle rive fluviali,

sui nostri mali,

sul volto trafitto del mondo allora

non una posa risposta riposa.

Una parabola


Il sole se ne va, chissà

se più verrà, tornando

dal fardello del giro grave

nella notte che puntella di stelle

un manto nero d'inesistenza : -

catino vuoto di riflessi minuti

oh pietre di lacrima

una parabola che sia fatta di specchietti di parole

non esaurirà il verdetto colmo di mestizia.