Attendo che l'anima atomizzata
sulla faccia pietrosa del mondo
lasci una lacrima vulcanizzata,
col favore dei giorni, dei corpi estinti
un alcol bucolico di cose
tutto effervescente e sonoro
di risa in bolle a miliardi.
Al primo, minimo sentore d’incoscienza, in conseguenza alla senile costituzione o alla avvenuta disgrazia, impongo l’esecutore di consegnare il mio corpo, le belle mani, le pelli segnate da cicatrici piratesche, gli organelli cigliati, e le secrete ghiandole alla scientifica indagine. Espiantate l’inconscio e fatene ciò che volete: film di fantascienza, drammi psicologici, sceneggiature di romanzi d’avanguardia. Non ne vorrò più sapere.