20 aprile 2009

Paradiso




Attendo che l'anima atomizzata
sulla faccia pietrosa del mondo
lasci una lacrima vulcanizzata,
col favore dei giorni, dei corpi estinti
un alcol bucolico di cose
tutto effervescente e sonoro
di risa in bolle a miliardi.




16 aprile 2009

Senza voci




Incolto giardino in disparte
della mia acerrima memoria
non ti ascolto da tempo
non ti ho mai curato
ormai un arruffato roveto
mi punge i pensieri, le vie
sono scomparse i sentieri
invisibili aleggiano orbi
le mani graffiate hanno una coda
di gesti di scusa
a voi rose ammutolite




4 aprile 2009

Pasqua eccentrica



Siamo noi, risoluti pitecantropi sonori, vedette sopra-coperta, che agitiamo le braccia all'arrivo della primavera! Si slacciano i fili del nostro passato senza futuro. Arriva ancora una volta un giro che ci affoga nella rinascita e nella morte del morire, per un pò staremo meglio, starnutiremo di vitalità, ci lasceremo andare...
Rinunceremo mai all'amore? Troveremo un piccolo motivo che ci faccia voltare lo sguardo oltre, al di là del nostro passato, verso il presente del nostro desiderio? E la paura ci assalirà ancora, tremenda, a toglierci tutto questo in un attimo? Certo che sì.
Ma tuttavia, nonostante questa agghiacciante possibilità non remota dentro le fibre del cuore, dentro l'articolazione più potente della nostra memoria, ci salveremo con queste parole, con queste bellezze vitali che ci ricambiano uno sguardo, una idea palpitante e segreta. La comunione di un gioco di specchi.



1 aprile 2009

psicotestamento


Al primo, minimo sentore d’incoscienza, in conseguenza alla senile costituzione o alla avvenuta disgrazia, impongo l’esecutore di consegnare il mio corpo, le belle mani, le pelli segnate da cicatrici piratesche, gli organelli cigliati, e le secrete ghiandole alla scientifica indagine. Espiantate l’inconscio e fatene ciò che volete: film di fantascienza, drammi psicologici, sceneggiature di romanzi d’avanguardia. Non ne vorrò più sapere.