4 aprile 2009

Pasqua eccentrica



Siamo noi, risoluti pitecantropi sonori, vedette sopra-coperta, che agitiamo le braccia all'arrivo della primavera! Si slacciano i fili del nostro passato senza futuro. Arriva ancora una volta un giro che ci affoga nella rinascita e nella morte del morire, per un pò staremo meglio, starnutiremo di vitalità, ci lasceremo andare...
Rinunceremo mai all'amore? Troveremo un piccolo motivo che ci faccia voltare lo sguardo oltre, al di là del nostro passato, verso il presente del nostro desiderio? E la paura ci assalirà ancora, tremenda, a toglierci tutto questo in un attimo? Certo che sì.
Ma tuttavia, nonostante questa agghiacciante possibilità non remota dentro le fibre del cuore, dentro l'articolazione più potente della nostra memoria, ci salveremo con queste parole, con queste bellezze vitali che ci ricambiano uno sguardo, una idea palpitante e segreta. La comunione di un gioco di specchi.



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