18 dicembre 2009

lino grande



Nella selva di viti dove la terra è controllata dai passi, dove affondando il piede si modifica direttamente il sogno dell’avvinazzato, la posta è controllata cambiandone le credenze. La piccola macchina grigia percorre strade senza nome genericamente del vino. L’appartamento non è appartato ma luogo pubblico dove la porta è sempre aperta all’inverno dei visitatori, persino quand’io non vi sono e la pietra sopra i traversi colloca la scritta “attimo”.

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