13 novembre 2008

San Martin


Una fata scivola perduta

- non saprò mai come -

nella vetrofania nebbiosa

sopra tavolini a tre zampe,

sobbollire lieve di birrini,

in un'aria di dubbioso

afono innamorare...

Mi assolve questa coda

d'occhi? Mi dissolve questa,

perduta, tradita atonia?

Il solvente passa nell'etere

il velo disappannato trapunta

le luci del cielo,

tutto è cambiato, caduto.


3 commenti:

  1. mi piace un sacco il "sobbollire lieve dei birrini"

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  2. Anonimo12/03/2008

    una specie di cronaca triste, lieve dai colori indistinti. tutta "fata che scivola,vetrofanie, luci del cielo, vetri disappannati"...Giustamente sottolineato il "sobbollire lieve di birrini",però ."Mi assolve questa coda d'occhi? "---> veramente mi piace molto. Per come lasci "cadere" la domanda nell'altra domanda,e l'assolvere si scioglie nel dissolvere ( bello il gioco andirivieni in assonanza) -Drappi di nebbia intorno e dentro( pare che scendano),piccoli segreti nella vista del
    pae*saggio; si incurvano luci e ombre come dubbi e convinzioni, purtroppo certe volte si esita . Si deve.Quando qualcosa cambia e non siamo preparati,o non vogliamo che.Un piccolo angolo di luce e buio,poi pensieri e vuoti.Di paurE.

    mbè, uhm. Io ci sono,leggo, magari non in immediato( quando posso),ma leggo.

    ciao :)
    gioiellal-

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