6 luglio 2008

Restaurazione del pensiero


Tutte le stratificazioni di quello che si dice e di quello che si pensa, le zone allineate e contaminate dalle mie parole, e di quello che in fondo alla base originale pensava una larva di me, in quest'opera di pulitura se ne andranno via. 
Ah, questa larva sottile. Considereremo questa larva sottile che con la sua patina malferma e lacunosa non sa che esprimere di buono, forse solo un sentimento impreciso in una parola balbettata. Se solo trovassi una singola emozione, in una parola precisa, come se fosse un tono, un pigmento, nuocerebbe ad ogni impresa; anche quella che vieterebbe di parlare se non informati del fatto.
Non sono informato del fatto neppure in quello strato primitivo che si muove come una larva priva di pensiero, e neppure più esternamente, laddove l'ultimo strato di storia tocca la superficie del mondo, questo accumulo di occasioni intessute di prosa. Una larva come la vedo ora è solo il risultato di un accumulo di occasioni che le hanno fatto oltraggio del tempo.
In un caso non c'è più abbastanza trama, nell'altro c'è troppa ridondanza: l'accurato restauro è solo una interpretazione come le altre occasioni del mondo.

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