Una virtù tutta terrestre
dentro la mia libertà piccina
alle spalle del tuo capo chinato
nelle nostre vacanze di solitudine
all'ombra di una fronda che parla.
Una fortuna premurosa
è linfa che stilla sulla spavalderia
ciarlatana dei miei vestiti ritinti,
sui clamori dei miei giorni
poveri e rubati, senz'essere più
uomo ormai, senza volere ancora.
Spesso ti dico un costume di fatti
un certo sentire stordito dall'acqua,
come immerso in un liquore
sublimato dalla vita e dai pensieri
una virtù tutta terrestre
come un vino delle cose
stropicciate e spremute sulla
scorza del corpo, della mente
quel che resta in fondo
un eccetera, un altro ancora.
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