25 giugno 2008

Modestissimo parere


Mi illudo, spesso facendo, di aver illuso il mondo e il tempo che io non sia successo. Come se si potesse passare senza traccia in questi evi. Come se niente di noi abbia avuto una presenza, duratura per qualche anno, di fronte al conteggio della perennità che tiene il Tempo. Anche di pochi grammi, anche di pochi granelli, difficile è scappare alla bilancia che pesa, al filtro che setaccia le coste di questa terra per valutare la balneabilità universale, dicono alcuni teologi delle estasi temporali che si leggono nelle riviste vacanziere. Direte: come fare per scappare da questa immane catastrofe? Non c'è rifugio, neppure nel giorno più laborioso e forsennatamente occupato dei tempi, per annientare tutta questa bella vita passata tra sapori del mondo e tramonti mediterranei, begli sguardi, colli divini ondeggianti, andature flessuose e sinuose schiene, risate di bambini, di fronte ad un giudizio non amichevole? Ebbene, questa idea non costituzionale di appellarsi contro un appello sgarbato e complottardo, di ricusare quel Gran Giudice nemico, ebbene questa idea, mi pare possa essere un primo passo verso una verace e santa rivoluzione universale di contro alla fine dei tempi.

1 commento:

  1. Anonimo6/26/2008

    avviene quando scrivi che sedici lettori muovono gli occhi sopra le parole.
    Io sono l'altro.

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