14 giugno 2008

satorarepotenetoperarotas


(in memoria di critichino rubiamo e incolliamo da gioiella lontana:)


Questa non è una poesia. 

E non è neanche un off topic scritto al di fuori degli argomenti 
dell'ennegì. 

E' uno scritto, lungo, ma non mi importa. 

Scrivo perchè voglio che qualcosa di mio sia legato a iap per Carlo Berselli 
che è 
scomparso all'improvviso. 

Quindi per Enoch/Critichino/Sversato/MariaStrofa/Librellula,e tutti 
quei 
suoi nick con i quali s'è presentato a me ed a  tanti altri qui su iap e per 
Usenet tutta nel corso del tempo 

Già, il tempo. 

La notizia della scomparsa e il momento in cui è stata resa nota sulla 
superveloce autostrada di internet risale a due giorni fa, ma per me che la 
scopro è *adesso*  e  mi dice   *adesso*  che "l'Assenza" sarà *totale*, 
*definitiva* e che  è come se  tutto  fosse già passato,come se  tutto 
fosse già trascorso e scivolato via per far posto ad altro che sia 
 più novità, 
 più fresca vicenda. 

Per me è tempo di dolore. 
Profondo, autentico,vero,reale.Che ho bisogno di condividere per iscritto. 
Per me un  evento luttuoso e la morte  non sono mai un voltare pagina 
velocemente.E vorrei che nemmeno la cosa scivolasse su iap senza 
una mia parola. 

Perdo una Presenza cui ero molto affezionata, una vicinanza nell'irreale 
che spesso ho sentito Reale. 
Ho la certezza di aver smarrito  definitivamente qualcuno che leggevo 
volentieri per 
come si esprimeva, per quel che raccontava, per l'immagine che mi rimandava 
quando lo ritrovavo e cui sempre lo associavo in maniera molto infantile... 

Quella del momento in cui l'onda piena e tumultuosa si frange sullo scoglio, 
lo travolge, se ne appropria solo per un attimo, prima di ritirarsi e 
mescolarsi ad altra acqua ancora, ma in maniera meno violenta, più leggera. 

Una immagine possente che disordina,sconvolge,mette sottosopra, rovescia 
poi  quasi si smarrisce da quella violenza e si raddolcisce. 

E su iap  ricordo spesso rovesci di parole o improperi o altrettante 
celebrazioni,guasconate fatte rivelazione, racconti, commenti,apporti 
di tipo critico,studi etimologici,poetate,pure 
"donchisciotteschi" combattimenti, 

Carlo. 
In una parola,in un nome,Carlo. 

Quindi. 

Voglio che questo scritto rimanga qui,depositato per sempre, per ricordare 
Carlo Berselli , perchè 
Carlo Berselli è e sarà sempre una parte viva di iap. 

Non solo di quella iap che io ho avuto la fortuna di vivere tempo fa, ma di 
*questa* iap che continua a crescere e rigoglia ogni volta che qualcuno, con 
grande generosità,postando,deponendo di suo ci chiama a far parte della 
propria essenza più vera e più intima, non tanto virtuale, legandoci a lui 
nel 
permetterci di leggerlo. 

Una volta qualcuno mi raccomandò di stare 
molto attenta,mi disse che in questo virtuale non siamo che parole 
vane,immagini e personalità costruite, menzognere. 

Poi che la letteratura e la nostra voglia di avvininarcisi su iap sono una 
cosa, la vita reale, le questioni private e personali altrui *devono* 
rimanere 
personali . 

Io risposi quel di cui sono convinta ancora : certo, nel virtuale puoi 
costruirti una personalità nuova e differente dalla tua, puoi ricrearti 
tutto un mondo in cui sguazzare a tuo piacimento, ma 
a lungo andare   Tu_e_quel_che_sei_effettivamente 

Chi_sei_effettivamente, verrà fuori. 

Tra quei grafemi,tra quelle parole digitate in un sotto-sotto 
che nolente e riluttante emergerà e galleggerà prima o poi, per quel che di 
più vero c'è sempre, in ognuno di noi. 

Quindi che le persone estranee ed a me completamente sconosciute con cui 
entro in contatto qui  in Usenet o sul Web  sono virtuali, ma 
fanno parte e continueranno sempre a fare parte del mio individuale, 
esclusivo, mondo reale. 

Ed EnochCritichinoSversatoMariaStrofa-Carlo 
erano *davvero* uno che si chiamava Carlo che  tuonava, poi esplodeva e 
s'allargava in 
ogni suo scritto e, alla fine era 
davvero così, come NON si fingeva. 

Io Carlo Berselli non l'ho mai visto. 
Cioè. 
L'ho visto solo 5 minuti fa sul blog della figlia, Serena . 
E mi è scappato un sorriso. 
Perchè prima di quel momento non ho mai nemmeno pensato ad immaginarmelo 
legato ad una corporeità, e . 
Adesso che non c'è più so che esisteva , *esisteva davvero*, anche 
come natura fisica, materiale, fatta di carne e sangue. 

In quasi dieci anni di amicizia non l'ho mai incontrato, nè sentito per 
telefono. 

E lui , molto presente nella mia posta privata, specie in un momento che 
aveva intuito essere difficilissimo per me, aveva sempre avuto tanta 
cortesia,tanta pazienza,molta ironia ,ma mai cattiva. 
Mi strappava dei sorrisi, era sincero. 

E credo di avere grossi debiti con lui ,anche se probabilmente non gliel'ho 
mai saputo scrivere per ringraziarlo. 

Esattamente non ricordo in che periodo abbiamo incominciato lo scambio di 
mail, però mi sovviene che mi colpì immediatamente l'amore di quest'uomo 
per i libri,la  mente lucida, libera, la personalità. 

Eclettica sarebbe dire poco. 

La voglia di vita. 

Fa male scriverlo qui ,adesso. 

Però Carlo era lìimpersonificazione della vita  da non sprecare,da vivere 
fino in fondo e per me  impersonificava  quello scoglio che resiste, 
quell'onda che si abbatte e poi si scioglie in altra acqua . 

Io fui omaggiata con uno sfottò bello, preciso, mirato e molto giusto dal 
primo nick di Carlo qui ,Critichino. 

Che sbucò sulla iap estiva e molto sonnacchiosa dei primi di luglio del 
2000. 
In verità una iap poco incline alla lettura e -specie- allo sforzo 
dell'interpretazione. Dopo aver postato alcuni suoi lavori come Enoch 
passati completamente incommentati ,sbucò Critichino. 

Quella era l'epoca in cui lo iap-poeta postava , poi andava a sdilinquirsi 
in 
micro apprezzamenti entusiastici  in un thread di un altro poeta, allo scopo 
 che quegli ringalluzzito restituisse il "favore". 

Gli sviluppi critici o gli studi sui versi sempre poco apprezzati si 
andavano estinguendo e finanche semplici letture a commentario parevano 
incominciare ad essere di troppo. 

Iap si animò, nell'afa prese vigore e caddero le barriere ,si costituì in 
esercito  in buona parte "tuttiuniticontro" Critichino che si rivelò essere 
il peggior 
rompi-equilibri(palle) mai visto. 

Ce ne fu per tutti. 

AlbertOdino gli dedicò una   "Apologia( non autorizzata)", 
però fu con merla, per la poesia "Maldive" che spuntò l'altra faccia della 
medaglia : 
dopo Critichino che criticava, nasceva anche Lodatore che lodava. 

A me disse come ero. Come mi "vedeva "leggendomi .E mi strappò una risata. 
Devo confessare molto a denti stretti, ma alla fine risata fu. 

Ed è così che me lo ricorderò, sempre ridendo. 

Questo mi sembra importante per essere una delle cose che mi seguirà  nella 
memoria, in futuro, di lui .E  voglio scriverlo a Serena, sua figlia. 

Risate,ecco. 
Pure molto tempo dopo, quando arrivò Sversato. 

Che come inizio piagnucolante debordò in tutta una serie di dialoghi con 
Merlino e con 
Satollo. 
Indimenticabili. 

Di lui in quanto Sversato potrei raccontare delle guerre. 
Di come si buttava a capofitto nella pugna. 
Di come andava fino in fondo a tutto, nel bene  e nel male, di come si 
incaponiva salvo poi correggere immediatamente il tiro se si rendeva conto 
di essere in errore. 
A me una volta chiese scusa per essere stao esageratamente non so che. Ma 
esageratamente :) lui. 

Ricordo che non sopportava gli errori di trascuratezza nei post,le 
ovvietà,le ipocrisie. 

Sversava intervenendo, (inaugurò tutta una serie di post  poesia +etimi 
della parola), vivacizzava, mazziava alla"cecata", rimbrottava, [CANE 
ANALFABETA!] ,raramente lodava 
e si esprimeva con una dialettica colta  che non aveva pari , una fra le più 
godibili  da me mai lette ,condita da una mordace ironia pure ,a volte, 
autolesionistica;   sfotteva, "sfruculiava" 
deliberatamente, disturbava canzonava ed irrideva, peccava 
e poi pure si assolveva. 

Ma un essere umano. 

Che mi ha anche colpita perchè qui non s'è mai vergognato di mostrarsi per 
quello che era. 

Incazzato, esageratamente allegro, sfottente, drammaticamente innamorato 
perso, geniale,deluso, arrabbiato,clamorosamente vendicativo con i "nemici", 
capacissimo di riconoscere la letteratura, e lodare la vera arte quando la 
scovava, 
affettuosamente gentile con gli amici, preoccupato e capace di condividere 
gli accidenti di salute con chi stava male : un essere umano . 

Quando uno dei consueti postatori,ebbe un gravissimo incidente d'auto, 
con una delicatezza preoccupata fece spesso da tramite fra noi e lui 
tenendoci al corrente e alla fine, so per certo, anche andandolo a 
trovare personalmente. 

Un essere umano, mi ripetevo e ripeto a voi.  Mentre una qual certa peggiore 
iap,( per fortuna non tutta) continuava flemmaticamente a far scivolare ogni 
sua cosa,senza una sosta.Poetando, criticando, leggendo, facendo pure 
sfoggio di muscolatura culturale, senza voler incontrare l'umano fermandosi 
con 
un semplice 
post di saluto, 
o di partecipazione. 

Posso anche raccontare della generosità di Sversato. 
Carlo era di natura molto generosa e la sua generosità si scioglieva da lui 
in molti modi. 

Se fiutava intrallazzi ai danni di qualcuno nel sottobosco 
"iapincontrinelreale" o 
"iaporganizziamocipervendicarcidiqualcuno" sbucava e raccontava quello che 
sapeva, o lancia in resta partiva in difesa attaccando e *dimostrando*, come 
fu una volta per me, l'infondatezza stupida e pretestuosa di certe inutili 
 posizioni.La cattiveria gratuita di certi personaggi, i meschini 
atteggiamenti 
di altri ancora. 

Se gli si chiedeva un parere letterario o un consiglio,anche di lettura, 
partiva in quarta sgommando e 
non si risparmiava.Citava, raccontava, ma io rimanevo ammirata  non tanto da 
quel che 
mi andava svelando, quanto dalla sua maniera di chiamare il suo 
interlocutore ad 
amare ciò che egli aveva amato, a farlo entrare nel suo rapporto 
libro+lettore. 

I libri, si capiva, erano il suo più grande amore dopo la figlia. 
Poi arrivava la scrittura, ma i libri... 

Erano la passione violenta, sanguigna e nel contempo la tenerezza. 
Adorava  profondamente scegliere libri e leggere e 
poi raccontare dei personaggi che incontrava e odiava o idolatrava,  finendo 
per diventare egli stesso uno di loro.( l'ho sempre pensato) :) 

5 minuti in mail con lui e ti veniva voglia di leggere. 

Una cosa che qui su iap ho provato anche grazie a torrette e giannapiano, ma 
sono altri racconti. 

Era Carlo ad entrare *nei* libri e più tardi nei personaggi che ha creato. 
nel 
romanzo che ha scritto, "Rotolibro d'autore" , poi ne "I Libronauti". 

Leggerlo mi faceva venire voglia  di scrivere, di provarmi ,anche in poesia. 

Una volta, inaspettatamente trovai un suo commento sotto un mio lavoro 
sudatissimo ma che ,alla fine, non mi convinceva.Pensai che mi avesse 
riconosciuta 
nonostante avessi avuto cura di usare un nick diverso. Che avesse voluto 
incoraggiarmi .Quando "osai" 
insinuarglielo scherzando, più che altro per comunicargli la  mia 
contentezza, 
mi  rovesciò addosso un torrente di tutta una serie di così 
variopinti insulti ed improperi, 
che.  Alla fine mi convinse : avevo ragione io! :) 

Sempre a proposito della generosità di Carlo potrei parlare della 
mia depressione , dei miei sforzi per combatterla,e di lui che mi 
consigliava "L'arte della gioia" di Goliarda Sapienza, e Borges, o Fante. 
Del tempo che perdeva con me e del rispetto che 
portava e ha sempre portato 
alla mia mente,alla mia sensibilità ed alla mia intelligenza. 

Una volta mi complimentò per un commento e mi disse che stavo diventando 
come il buon euxebio  e  r r : la poesia intorno a noi in tutto quel che 
vivevamo, noi poesia fusi alla poesia perchè lettori 

Pensai ad uno sfottò, solo ora mi rendo conto di quanto sia veramente 
importante "leggere" in un testo il testo.E farlo proprio, farcisi 
assorbire. 
Dare al testo che si legge il giusto valore, il giusto apporto, la giusta 
importanza.Trascorrere con lui, specializzarlo con le pause di riflessione, 
dal  titolo all'ultimo punto  finale. 
Veramente  allora Buon dominio di exe, rr e di, a. AlbertOdino, valentino, 
X, non tanto mio. 

Poi. 
Vorrei parlare di Maria Strofa. 
Un personaggio che solo una mente geniale come Carlo Berselli poteva 
costruire nel tempo. 

Qui, quando la "Signora " si presentò come peripatetica attirò 
immediatamente l'attenzione. 

Io risi a crepapelle quando 
Madame dichiarò una prticolare inclinazione per a. che,al contrario le 
rispose 
di essere etero. :) Mi ricordo che nè Local_Machine, nè Land*Scape ci 
cascarono,ma il resto :...a capofitto, simpaticamente presi dagli 
scritti poetici della Dama. 

Eppure ad accorgersi che era un uomo ce ne furono.Pochissimi : oltre a. 
AlbertOdino, torrette, io.E rimanemmo in un divertito silenzio. 
In fin dei conti ognuno ha 
il diritto di condursi come vuole, di sperimentare Usenet come vuole. 

Convinto  blogger, MariaStrofa_con_ i _baffi leggeva altri blog. 
Attentamente. 
E postava: si era inventato  le avventure dell'Ispettore Gabriello. 
Però credo di essere rimasta legata ad un suo post dedicato alla figura di 
suo padre, grande amatore. C'era un sacco di ironia, al solito, ma un 
sottofondo di amara delicatezza 
che mi rende ancora cara quella lettura. 

Avrei ancora tanto,da raccontare a chi vorrà leggere.Tanto da dire. 

Questo è un mondo strano e  altrettanto strano è il modo con cui si 
vivono i rapporti su internet, con questi sconosciuti che ti rispondono se 
chiedi, che ti domandano e tu rispondi loro,che si parlano leggendosi. 

E' un mondo in evoluzione, non meccanico, arricchente per i milioni 
di incontri e di contatti che si stabiliscono. Per le voci che risuonano. 
Occorre un giusto distacco, come intende rast.a, si, dice bene. 

Però, da qualche ora mi sento meno ricca,ho perso il  necessario distacco 
ed il virtuale 
s'è impadronito del mio reale con  dolore di perdita, senso di vuoto, 
bruciore di assenza. 

E  rimanere in silenzio  per un dolore,  nemmeno su un newsgroup ,per me. 
è mai 
stata  la soluzione giusta. 

Altrove, il nick  di una signora, alla notizia, ha borbottato, più o meno : 
"Crederò che è morto quando me lo dirà lui!". 

Già, vorrei pure io. :) 

Ma  mi devo arrendere e  così devo dare l'Addio  ad una fra le persone più 
incredibili  che mi sia capitato di incontrare in tutta la mia vita sino ad 
ora. 
Con tutto il mio affetto. 

Gioiella Lontana 

From: sversato ...@libero.it> 
Newsgroups: it.arti.poesia 
Subject: Silenzi 
Date: Thu, 25 Apr 2002 17:46:12 +0200 

La terra concava che inghiotte 
la notte, 
che tiene nel ventre la figlia 
del grano, della spiga dura, 
la terra dei démoni lontani 
di voci e silenzi attoniti 
scavati nella carne, bolle di vuoto 
negli occhi dilatate, dei lemuri 
striduli ai passi stranieri, la terra 
lontana, l'ultima, 
quella che dalla bocca chiede 
forza ai denti rigati di sangue, 
si aprirà ai tuoi passi dimenticati, 
ai segni lievi, 
a questa musica che non ha 
gitani 
                 a Proserpina che torna nella calda 
stagione 
e si riprende il mio fianco; ancora 
vibrante e alata come il sogno 
dei papaveri e la polvere 
del loto. 

sversato 


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