La filiera origina dai campi.
Dire che sia poco ciò che occorre per introdurre questo signore è certo segno dell’apparenza. Chi scrive dovrebbe guardarsene prima ancora di pensare cosa sia stato il paesaggio, cosa sia l’amore e cosa sia scrivere.
Sommate le tre varianti resterà ben poco e forse l’intenzione di mostrare anche un solo tratto di costui.
Don Gianni Baget Polo è suono e nome articolato d’esistente.
E’ certamente carne sembiante a occupare spazio tra i passi e farne mente certa tra il da farsi e mentre nuovo al mondo chiede cosa sia bastante. Domani avrà due o tre corone reali per il suo portale e dirà a braccio “signori mei accuntamo”.
La confessione cristiana è d’ambito.
Poche cose si dicono dell’uomo e di come passa sotto il senso. Purchè ve ne sia uno disposto a coglierlo. Deve essere poi questo l’orgoglio disumano che argina l’umano quando l’industria immateriale si incarna nel destino.
Nell’autunno antidiluviano si colloca la nascita d’ogni giorno. Allora è facile pensare che il tempo girerà da torno alle cortecce dei pini marittimi fin quando sia possibile non intaccare il cemento con le radici. Dopo il diluvio dell’autunno l’abitudine.
L’abitudine
La notte ha cambiato la città santa,
RispondiEliminamettendo i nunzi in piedi,
cambiando il verso alle cappelle, alle reliquie, ai divieti...
Dovevi immaginarlo, faccio saluti dal cielo, guardandoti sparire, come un punto laggiù... Ti benedico in questa notte, o Badget Botzo,
il tuo deo patafisico, il tuo daemòn.
Da una canzone meravigliosa