25 ottobre 2007

lamentazioni climatiche sugli uomini

Mi scaldo vicino a piccole convinzioni che portano questa mattina nella schiera dei giorni passati. La ragione pure è legna da ardere al fuoco dialettico. L’individualismo allevato a terra cresce più ruspante e non conosce i programmi di trasmissione di malesseri. Come uscire fuori dalla disposizione del mobilio di questa stanza dove il pensiero vaga tra la poltrona rossa e lo stendi panni che osserva la linea settantatre rumoreggiare fuori di qui. Lo spazio vecchio ha una sua memoria, specie di catastrofi. L’aria stessa ne è intrisa di depositi antichi. Il festival dell’universo porta le sue serate danzanti di equilibri senza pari e senza bilancio. La stella Caos brilla lontana e illumina questa stanza.

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