22 ottobre 2007

onestà sussidiarie

Scrivere è arte da vinai e non da avvinazzati, mestiere del travaso e non del boccheggiare tra le parole sperando che queste possano rapire lo scrivente prima del lettore. Allora si è scriventi in modo migliore quando si tace e non si da corso ai pensieri. Ancor di più quando non si parla. La storia delle afflizioni avrà egualmente il suo corso senza che nessuno la descriva. La carne si imbruttirà senza dover sostare tra immagini che la vogliano catturare e la febbre prenderà il corpo come una coltre invisibile e lo smembrerà nei sui derivati senza usufrutto.

1 commento:

  1. Il merito, mio caro amico, va diritto di filato a queste tue amare parole. E poi andato com'è di filato, sarà scomparso per un momento nelle nostre menti, nei nostri progetti d'onestà e virtù... Tosto però, come coniglietti prolifici, le idee si ripresentano, figliano altri embrioni di meriti, onestà, virtù. E saranno spedite di filato ai tuoi pensieri.

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