22 ottobre 2007

L'ora più tarda


Dovrei dire a questo punto che ho un nemico. Arrivati a questo punto dovrei confessare che esiste in questo mondo qualcuno che ha voglia di sedurre un bene prezioso e scavalcarmi, che è disposto a confondere e abbandonarsi al proprio piacere ostacolandomi, forse sbeffeggiandomi. Dovrei renderlo esplicito, visto che me lo si rimprovera, di stare zitto, e lasciar fare. Dovrei comportarmi da possidente, da uno che ha un diritto in amore. Ma non ci credo. E poi che cosa ci posso fare? non ho il dominio su nessuno. Come nessuno lo ha su di me. I miei beni non sono miei. Vivo in pace e tengo in custodia, con cura, fin quando sarà il momento che il mondo lo reclamerà, o lo perderà, o lo farà crescere, come invece potrebbe lasciarmelo a braccetto. Il mio dèmone tace su questo; è un mistero più insondabile dell'inconscio dell'universo. Oltre ai mondi che si sfanno e alle civiltà che non tornano più, questo magma di immagini e desideri contiene tutte le nostre storie d'amore in teorie forsennate.

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